FUORICLASSE 6

NUMERO 6 11 APRILE 2017 FUORI CLASSE 
 LA VOCE DELL ’ I . C . BATTIPAGLIA SALVEMINI

L ’ AVVENTURA IN SALENTO

EDITORIALE
Un allievo con bisogni speciali e particolari come quello affetto da disturbo autistico può trovare nella scuola un ambiente idoneo per il suo sviluppo e per la sua integrazione sociale . Bisogna perseguire obiettivi di inclusione veramente elevati per un bambino che risulta poco attrezzato per vivere con gli altri , con deficit a livello di interazione sociale , comunicazione sociale , comportamento e tipologia di interessi . Adottando un approccio pragmatico e operativo , e linee d ’ azione particolari si può rendere l ’ esperienza scolastica degli allievi con autismo un ’ opportunità davvero importante di crescita e interazione . Certamente il progetto inclusivo riveste grande complessità e richiede un ’ alleanza significativa fra tutti gli attori chiamati ad intervenire : non solo il personale educativo , ma anche le famiglie , i servizi specialistici , gli enti locali , le associazioni . Progettazione , Organizzazione , Didattica speciale e Compagni sono le quattro parole chiave che identificano altrettanti percorsi di lavoro per centrare il bersaglio dell ’ integrazione . ultima ma fondamentale caratteristica per centrare veramente il bersaglio dell ’ integrazione è sicuramente una grande sensibilità E ’ importante agire con strumenti adatti che invitano ad operare piuttosto che a disperare , a costruire piuttosto che a rinunciare . La scuola deve imparare a valorizzare le diversità per permettere ad ogni bambino di esprimersi liberamente e arricchirsi grazie alle differenze . Le docenti dell ’ I . C Battipaglia Salvemini chiamate sempre più spesso a lavorare con alunni diversamente abili , non si spaventano di fronte all ’ handicap , ma cercano di conoscere , sperimentare e trovare le strategie utili ad una buona didattica . I nostri alunni autistici sono in classe con gli altri alunni senza difficoltà perché le docenti usano metodi didattici in grado di migliorare le loro abilità sociali e le loro prestazioni linguistiche e scolastiche . Anche se più del 60 % degli adulti autistici continua ad aver bisogno di cure per tutta la vita , i programmi che prevedono approcci educativi personalizzati e strutturati hanno iniziato a dimostrare che , con supporti appropriati , e soprattutto precoci , molte persone autistiche riescono a svolgere lavori significativi e a partecipare alla vita sociale .
Ai ragazzi di classi prima , seconda e terza media di entrambi i plessi ( via Ravenna e via Etruria ) è stato proposto un viaggio d ’ istruzione in Salento nei giorni 20 , 21 , 22 e 23 Marzo . La mattina del giorno 2 0 , n o i r a g a z z i c i s i a m o radunati avanti scuola e siamo partiti alle ore 8:30 per Matera , città turistica della Basilicata . Arrivati in mattinata , abbiamo visitato i due quartieri dei Sassi di Matera , monti costituiti di roccia friabile che circondano la parte antica , formata da abitazioni scavate nella roccia . Abbiamo visto una delle “ case grotta ” grande quanto due stanze di una casa normale , ma dove abitavano come minimo una decina di persone . In seguito alla visita della città abbiamo proseguito il viaggio fino all ’ hotel LE SIRENE ’ di Gallipoli , località in provincia di Lecce situata in una piccola penisola . Il giorno seguente abbiamo partecipato a tre attività :
 -un giro in mountain-bike nella riserva naturale dov ’ era situato l ’ hotel ;
 -una passeggiata in spiaggia ;
 -un club di tiro con l ’ arco .
 La seconda città che abbiamo visitato è stata Otranto , la città più orientale d ’ Italia , la quale costa è divenuta , nel 2010 , patrimonio dell ’ UNESCO . In serata tutti diretti a Santa Maria di Leuca , luogo dove si può ammirare il Mar mediterraneo , in quanto città più a sud di tutta la Puglia . Il terzo giorno abbiamo passeggiato per 3km di costa sulla spiaggia , ammirando il museo a cielo aperto della riserva dell ’ hotel . Si potevano infatti ammirare le dune sabbiose , formate in centinaia di anni dal vento che spinge i granelli di sabbia e dalle piante che , grazie alle radici che hanno per sopravvivere alle temperature e alla scarsità di acqua nel terreno , bloccano i granellini e formano le dune . Erano visibili anche le cupole usate nella seconda Guerra Mondiale per ripararsi dai vari bombardamenti presenti . C ’ erano , inoltre , tracce di Posidonia , una pianta marina che una volta arenata sulla spiaggia , si appallottola in vari filamenti e sabbia e crea una strana pallina marroncina . L ’ ultimo giorno è stata la volta di Lecce . Questa città è molto caratteristica per il fatto che la parte nuova è costruita sulla città medievale , costruita a sua volta sulle rovine romane . I ragazzi hanno visitato Porta Napoli , chiamata così perché portava direttamente a Napoli , la Cattedrale che ha più di una faccia principale per renderla visibile da ogni entrata della piazza . Di rientro dalla gita , tutti soddisfatti , sia i ragazzi che i professori hanno dichiarato che è stata una bellissima esperienza .
Anna Maria Leone Rosa Lanaro
BASTA VADO A DORMIRE
Uno dei libri che ci ha attratti di più sull ’ autismo è “ Basta , vado a dormire !” a cura di Rita Francese . Questo libro è una raccolta scritta da genitori , parenti , operatori sanitari che hanno a che fare con persone autistiche . Lo scopo di questo libro è di informare e di rendere partecipi i lettori di un grande progetto : fondare in tutta Italia delle case in cui i ragazzi possano sentirsi al sicuro , stringere relazioni , godere giorno dopo giorno di un diritto che ormai si dà per scontato : il diritto di una vita dignitosa . Uno dei capitoli che ci ha colpito di più è : La vita che ti cambia . Questo capitolo parla di Mara Martino , madre di Flavio , bambino autistico , che ci parla di tutto il dolore che si prova sapendo che il proprio figlio è autistico e dice anche che lei non riusciva a vedere il bambino che era in suo figlio ma solo il suo autismo e che non voleva far sapere di questo autismo alle altre persone , un giorno una signora con la figli ammalata di sindrome di Rett le disse che se lei non era felice come poteva rendere felice suo figlio . Da allora decise di amare il bambino che era in suo figlio e non nascondersi dietro al dolore ma affrontando la vita con coraggio e ottimismo .
E . Di Blasio - I . Fierro
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