FUORICLASSE 5

NUMERO 5 23 MARZO 2017

SENZA MEMORIA NON C ’ È FUTURO

EDITORIALE La scuola è la prima istituzione con cui l ’ individuo si confronta nel suo percorso di crescita : le prime leggi che vengono fatte rispettare a un ragazzo sono proprio quelle legate alla disciplina scolastica ; ecco perché la scuola è il contesto adatto per a f f r o n t a r e i l t e m a d e l l a l e g a l i t à e d e l comportamento etico e civile . Educare alla legalità e ai diritti umani per noi docenti vuol dire favorire lo sviluppo armonico delle personalità dei propri studenti , affinché diventino persone autonome , responsabili , libere da pregiudizi , capaci di difendere i propri e gli altrui diritti , rispettando la propria vita e quella degli altri . Non è un caso che il quinto numero di Fuori classe si occupi di questo tema nella settimana dedicata alla legalità , ai diritti civili e al ricordo delle vittime delle Mafie . Nei giorni scorsi i nostri alunni hanno conosciuto testimoni di legalità , come Goffredo Locatelli , nipote di Marcello Torre , Sindaco di Pagani , assassinato nel 1980 dalla camorra . Nelle classi sono venuti dei rappresentanti dell ’ Associazione Libera ; ci hanno raccontato storie vere , molto vicine alla nostra realtà territoriale . I ragazzi hanno avuto davvero una grande lezione di vita . Essi hanno capito come i valori di Libertà , Dignità , Solidarietà , Sicurezza non possono essere considerati banali e ovvii , ma vanno perseguiti , voluti e una volta acquisiti protetti . Ci auguriamo che il nostro lavoro porti buoni frutti ; ci auguriamo di far acquisire ai nostri studenti la coscienza di principi essenziali : quello del diritto , quello del dovere e quello dell ’ essere rispetto all ’ avere .
Annalisa Giancarlo

FUORI CLASSE 
 LA VOCE DELL ’ I . C . BATTIPAGLIA SALVEMINI

Il giorno 13 marzo , le classi 2C , 3C e 3D della scuola secondaria di primo grado hanno incontrato il nipote di Marcello Torre , vittima della camorra , Goffredo Locatelli . Marcello Torre era un sindaco che ha lottato contro la Camorra e , per questo , è stato assassinato l ’ 11 dicembre 1980 da dei killer che lo attendevano fuori casa . L ’ avvocato , divenuto sindaco di Pagani da appena tre mesi , fu circondato dagli assassini che spararono decine di colpi di lupara . Raffaele Cutolo , ritenuto il responsabile dell ’ accaduto , è stato condannato all ’ ergastolo il 10 dicembre 2001 dalla Corte di Assise di Appello di Salerno , dopo ben 20 anni .
Cutolo è stato indicato come colui che ha ordinato l ’ assassinio , mentre Francesco Petrosino è ritenuto l ’ esecutore . La condanna dei due camorristi non ha fermato le azioni mafiose che sono proseguite anche dopo la morte del dottor Torre , il quale aveva sempre cercato di evitare , o perlomeno limitare , le infiltrazioni mafiose e camorriste nella politica locale . Come ci ha raccontato Goffredo , il successore , come sindaco di Pagani , è stato arrestato a causa di contatti con la mafia . Marcello Torre fin da quando cominciò a schierarsi contro la Camorra , dal 1950 , sapeva a cosa andava in contro . Il sindaco avendo paura che potessero far del male anche alla sua famiglia si allontanò da loro ; dopo la sua morte i Camorristi minacciarono anche la moglie ed essa subì degli atti di vandalismo . Il nipote di Marcello Torre non ha seguito per ora le orme del nonno perché secondo lui bisogna affrontare la realtà e percepire quali sono i rischi che si corrono affrontando queste associazioni criminali . Per lui raccontare la storia di suo nonno alle scuole è molto importante , e ha un valore sia terapeutico sia educativo , ma serve anche a non far accadere di nuovo questi avvenimenti . Il sogno di una Pagani unita e civile di Marcello Torre non si è ancora realizzato anche perché la Camorra ha continuato a infiltrarsi a Pagani in ogni caso la sua famiglia ce la sta mettendo tutta per realizzarlo .
V . Ciranna - S . Di Biase
21 MARZO : XXII GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL ’ IMPEGNO
Il giorno 21 Marzo 2017 abbiamo celebrato la XXII Giornata della Memoria e dell ‘ Impegno in ricordo delle vittime innocenti della mafia . In questo giorno di risveglio della natura abbiamo voluto rinnovare il bisogno che tutti noi abbiamo di verità e di giustizia sociale . Il corpo docenti e gli alunni hanno voluto ricordare le 900 vittime innocenti della mafia ed hanno organizzato , in un clima di continuità , una “ Staffetta della legalità ” alla quale hanno preso parte tutte le classi quinte della Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado di via Ravenna . Alle ore 10 gli alunni hanno raggiunto l ’ atrio ed hanno ricordato i nomi delle 900 vittime . Ci sono nomi conosciuti che richiamano emozioni forti ma ci sono anche nomi di persone sconosciute . Il simbolo della Staffetta è stato il Tricolore . Lo spunto è stato dato dall ’ associazione “ Libera ” che ogni giorno si ribella alla mafia e ad ogni forma di illegalità . In classe abbiamo riflettuto molto sull ’ argomento e pensiamo che la mafia è il lato peggiore della società che coinvolge ed uccide non solo chi si ribella ma anche vittime innocenti che nulla hanno a che fare con la Mafia . Il momento di riflessione si è concluso con l ’ Inno Nazionale in segno di riconoscimento verso chi ha dimostrato coraggio offrendo la propria vita .
Gli alunni della classe V C
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