Fuori classe

NUMERO 1 23 GENNAIO 2017 FUORI CLASSE 
 LA VOCE DELL ’ I . C . Salvemini Battipaglia

Il nostro OPEN DAY

EDITORIALE La storia del nostro giornalino è iniziata dalla proposta della Dirigente Anna Maria Leone di fare un esperimento e provare a creare un giornale scritto dai nostri alunni . L ’ idea mi è subito piaciuta ; conosco bene i nostri studenti e so quanto essi possano essere creativi ed originali . Così grande entusiasmo e voglia di fare la redazione si è riunita il 16 gennaio e ha iniziato a progettare il primo numero . La prima decisione da prendere prima di qualsiasi altra cosa era quale dovesse essere il titolo del giornalino . Doveva essere un titolo incisivo , interessante , enigmatico , ma anche esplicativo , semplice e diretto ; così dopo varie proposte , all ’ unanimità i ragazzi , neo-giornalisti in erba , hanno optato per “ Fuori Classe ”. Non trovate sia bellissimo ? Due parole che esprimono significati diversi a seconda di quello che decidiamo di attribuirvigli . Può significare che chi lo scrive è un fuoriclasse , dotato quindi di caratteristiche e virtù eccezionali ; ma vuol dire anche che è un lavoro fatto fuori dalla classe , in cui si affrontano tematiche vicine ai giovani , ma non obbligatoriamente legate alla vita scolastica di classe . Scelto il nome , al nostro giornalino mancavano solo gli articoli . Prima di scriverne uno i ragazzi dovevamo sapere alcune cose : che linguaggio andava utilizzato , che tipo di articoli esistevano e a chi erano rivolti . Dopo ciò era necessario passare ai contenuti . Per decidere di cosa avrebbe dovuto parlare il nostro giornalino , ne discutemmo a lungo , decidemmo che il tema del giornalino sarebbe cambiato ad ogni uscita e che il primo numero avrebbe parlato dell ’ Open day e in terza pagina avrebbe affrontato le problematiche legate al bullismo e al cyber-bullismo . Ed eccoci qui , finalmente il primo numero è pronto per essere letto tutto d ’ un fiato . Buona lettura a tutti voi !
Annalisa Giancarlo
Il 14 gennaio la nostra scuola è diventata palcoscenico di n u m e r o s i p r o g e t t i c h e
caratterizzano la nostra offerta formativa . In campo c ’ erano gli
alunni , gli insegnanti e i genitori . Alle ore 10,00 la cerimonia di apertura ; tutti , come per magia , catapultati nella meravigliosa fiaba di Alice nel Paese delle Meraviglie . Alice e il coniglio bianco hanno guidato i numerosi visitatori fino
alla palestra dove le insegnanti d e l l a s c u o l a p r i m a r i a e
dell ’ infanzia hanno presentato un progetto continuità “ Psicomotricità ecoding ”. Gli alunni dell ’ ultimo anno della scuola dell ’ infanzia hanno lavorato su percorsi strutturati , alla presenza delle docenti della scuola primaria . Il percorso è partito proprio dagli schemi motori di base e dal coding che aiuta gli alunni a strutturare in modo consapevole il loro apprendimento . I ragazzi dell ’ ultimo anno delle elementari hanno fatto da tutor ai piccoli dell ’ infanzia . Alle ore 11:00 i ragazzi della IIE della scuola secondaria hanno preso parte al progetto " Problem Solving " con le docenti : Parmisciano e Del Giorno . Il Problem Solving
è un ' elaborazione cognitiva finalizzata al raggiungimento di un obiettivo in cui nessun metodo di soluzione è ovvia ; esso ha 5 step : identificare il problema ,
capire il problema , raccolta / valutazione dei dati / organizzazione delle informazioni , scelta della soluzione e controllo . Nel pomeriggio altre classi della secondaria insieme alle quinte elementari con le prof . sse Petolicchio , Del Giorno , Boffa e Realacci hanno partecipato a giochi matematici e attività di coding su foglio quadrettato e alla LIM . Un gioco che ha avuto grande successo è stato Matematopoli , proposto dalla prof . ssa Maria Rosa Petolicchio , un incrocio tra la matematica e il Monopoli , che cerca di far imparare divertendosi . Ogni lato del quadrato rappresenta un tema didattico e ricorda una delle quattro
indicazioni nazionali del MIUR per questa materia . I ragazzi erano entusiasti , infatti a fine giornata non volevano più andarsene . Un gruppo di alunni della
5C , guidati dalla docente Boffa , contemporaneamente ha proposto in classe diverse attività alla lim per presentare la metodologia innovativa che nel nostro istituto viene messa in atto . L ’ occasione è stata molto gradita dagli alunni e dai genitori delle future classi prime .
Biancullo M . - Cantalupo A . - Bovi P .
SULL ’ IMPORTANZA DEL GIORNALE
Agli inizi del terzo millennio le frontiere dell ’ informazione e della comunicazione si sono spinte
oltre ogni immaginazione ed ipotesi futuristica o fantascientifica . I new media possono offrire un ’ infinita pluralità di notizie , commenti , opinioni , immagini che spesso può degenerare in un eccesso di informazione , un sistema
incontrollabile in cui il semplice cittadino può perdersi o , peggio , confondersi ed essere oggetto di pericolose strumentalizzazioni . Viene da pensare ovviamente che in questo scenario , il giornale , non abbia più un ruolo . Già con l ’ avvento dei talk show televisivi e delle tv satellitari sembrava la fine per la cultura della carta stampata ma non è così . Innanzitutto il sistema telematico è ancora privo di regole e di controllo sociale per cui spesso rappresenta un rischio ( chi ha controllato la fonte ? Chi mi assicura che la notizia sia vera ?), poi l ’ avere un flusso infinito di informazione riduce la capacità di riflessione , il piacere della lettura personale , il gusto di una notizia inattesa che si può cogliere sfogliando un giornale . Altro punto importante è che al giorno d ’ oggi le notizie sembrano essere divulgate dai mass media come se venisse seguita una moda . Certi argomenti , a volte , godono di incredibile priorità fino ad annullare altri fatti della stessa importanza , oppure allo stesso modo queste notizie perdono in brevissimo tempo la loro attualità a causa del bombardamento incessante di altre nuove
informazioni . Il giornale dunque resta ancora uno strumento fondamentale per la libera circolazione delle idee , per un ’ informazione che arrivi a tutti , all ’ operaio come al manager , all ’ alunno come alla persona anziana . Occorre dunque riflettere sul potere dei new media e sul
rischio di una comunicazione totalmente meccanizzata a cui non tutti ancora possono accedere e comprendere .
Dott . ssa Anna Maria Leone D . S . IC Salevemini
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