Dai sensi poetici (antologia aa.vv.) Dai sensi poetici (jun 2014) | Page 11

L’attimo si avvicinava, quello per cui aveva tanto vissuto. Chissà cosa ci sarebbe stato dopo. Forse niente. Niente di sicuro, un eterno non sentire e mai dispiacersene. Né patemi né piacere, così come insegnavano le dottrine che lui stesso aveva divulgato, quei misteri che gli erano valsi la prigionia. Ma la voce, quella voce, ricevuto il suo messaggio, aveva cominciato a chiamarlo dalla spiaggia e a gridare al vento che lo amava più di ogni altra cosa. Le lacrime allora non poterono più trattenersi. Sperò di essersi sbagliato, di essersi lasciato ingannare da quei sensi che anche negli ultimi respiri di vita lo pretendevano e lo reclamavano per bocca di quella sconosciuta, che diceva di amarlo. Una bugia, forse, ma la vita non era stata tutta un’illusione? «Ecco, sono in mano vostra.» Avrebbe desiderato sentirla ancora ed amarla anche dopo la morte. Nonostante tutto. 9